Page 25 - Shakespeare - Vol. 2
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RE GIOVANNI
Lui è il primogenito e tu sei l’erede?
Non siete nati dalla stessa madre, allora.
BASTARDO
Certissimamente dalla stessa madre, potente sovrano;
è un fatto ben noto; e, io credo, anche da un solo padre:
ma per esser certi di questa verità,
vi rimando al cielo e a mia madre:
io ho i miei dubbi, come possono averli tutti i figli dell’uomo.
ELEONORA
Vergognati, villano! tu svergogni tua madre
e ferisci il suo onore con questi tuoi dubbi.
BASTARDO
Io, signora? no, non ho motivo per farlo;
è la tesi di mio fratello questa, non la mia;
e se riesce a provarla, mi spazza via 16
almeno cinquecento belle sterline l’anno, lui:
voglia il cielo che l’onore di mia madre sia salvo,
e anche le mie terre!
RE GIOVANNI
Un tipo tosto! E perché lui, che è secondogenito,
reclama la tua eredità?
BASTARDO
Non so il perché − certo per avere la terra −
una volta mi ha accusato d’essere un bastardo:
se son stato concepito legalmente o no,
ripeto, lascio a mia madre la risposta;
ma che sia stato ben concepito, maestà −
riposino in pace le ossa di chi se n’è preso la briga! −
lo potete giudicare voi stesso paragonando le nostre facce.
Se il vecchio Sir Robert ci ha generati entrambi,
se lui è stato il nostro padre, e questo figlio gli assomiglia,
oh, vecchio Sir Robert, padre mio, in ginocchio