Page 1836 - Shakespeare - Vol. 2
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sottana.



              ORLANDO
          Sei nato da queste parti?



              ROSALINDA
          Come il coniglio che sta dove la madre lo sgrava.



              ORLANDO
          Ma il modo di parlare è più scelto di quello che ci si procura in un recesso
          come questo.



              ROSALINDA
          Me  l’han  detto  in  molti.  La  verità  è  che  m’ha  insegnato  a  parlare  un  mio

          vecchio zio prete, che in gioventù era uomo di mondo e la corte la conobbe
          anche troppo, perché lì nel far la corte si prese una cotta. E contro le cotte
          l’ho sentito predicare tante volte, e graziaddio che non sono femmina, e non
          son toccata da tutti quei peccati svitati dei quali tacciava quel sesso in blocco.



              ORLANDO

          Te ne ricordi qualcuna, delle accuse più pesanti che lui scagliava alle donne?


              ROSALINDA

          Non ce n’erano di pesanti, eran tutte uguali come i baiocchi, e ognuna pareva
          mostruosa finché la compagna non la appaiava.



              ORLANDO
          Su, dimmene qualcuna.



              ROSALINDA
          No, non voglio sprecar medicine per qualcuno che non sta male. C’è qualcuno
          ad esempio che va in giro per la foresta e deturpa gli alberelli scavando le

          scorze con “Rosalinda”. Appende odi sui biancospini e sui pruni lamentazioni,
          tutto  perdinci  per  deificare  questo  nome  di  Rosalinda.  Se  lo  incontrassi,
          questo spacciator d’amorazzi, gli darei qualche buon consiglio, ché secondo
          me s’è beccata una malaria d’amore.
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