Page 1840 - Shakespeare - Vol. 2
P. 1840
alla locanda, ti rifilano un conto salato. Sinceramente, era meglio se gli dei
t’avessero fatta un po’ più poetica.
AUDREY
Non lo capisco, questo “poetica”. Vuoi dire onesta di nome e di fatto? Vuoi
dire sincera?
TOUCHSTONE
No, sincera no davvero, perché la poesia più sincera è la più fasulla, e
siccome gli innamorati sono poetici, quando giurano in poesia si può dire che
come innamorati ti pigliano per i fondelli.
AUDREY
E allora perché volevi che gli dei m’avessero fatta poetica?
TOUCHSTONE
Certo che lo volevo. Proprio perché mi giuri di essere onesta. In quanto che,
se tu fossi poetica, potevo avere qualche speranza che mi pigliassi per i
fondelli.
AUDREY
E allora mi vuoi disonesta?
TOUCHSTONE
Neanche per sogno, visto che non sei uno scorfano. Perché quando l’onestà
s’accoppia con la beltà è come condire lo zucchero col miele.
JAQUES
(a parte)
Ecco un pazzo pieno di senno.
AUDREY
Be’ una gran bellezza non sono, perciò prego gli dei che mi tengano onesta.
TOUCHSTONE
E fai bene, perché sprecar l’onestà su una sporca befana è come mettere una
fettina di vitella su un piatto sporco.