Page 1842 - Shakespeare - Vol. 2
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Non c’è qualcuno qui, per dar via la sposa?



              TOUCHSTONE
          Ma io non ho mica intenzione di farmela dare da un altro!



              SIR OLIVER
          La legge canonica dice che va data via, sennò il matrimonio non vale.



              JAQUES
          (si fa avanti)
          Si proceda, si proceda. La do via io.



              TOUCHSTONE
          Oh  buonasera,  messer  Vattelapesca.  Come  va,  messere?  Arrivate  a  buon

          punto. Grazie per l’ultima volta che ci siamo visti e son felice di rivedervi. C’è
          da sbrigare una cosuccia da niente, signore. Ma vi prego, tenete il cappello.



              JAQUES
          Dunque ti vuoi sposare, Arlecchino?



              TOUCHSTONE
          Be’ come il bue ha il giogo, il cavallo il morso e il falcone i sonagli, così l’uomo
          ha le sue voglie. E se i piccioni si dan di becco, gli sposini pure.



              JAQUES

          E tu, che sei un uomo educato, come fai a sposarti sotto la frasca come un
          pezzente? Ma vai in chiesa, vai, e procurati un prete con le carte in regola,
          che  ti  possa  spiegare  il  significato  del  matrimonio.  Quello  lì  non  farà  che
          incollarvi assieme come pannelli di legno; ma se poi uno di voi si ritira? Finirà
          come la legna verde, un corno qua e uno là.




              TOUCHSTONE
          (a parte)
          Mi sa tanto che mi conviene farmi sposare proprio da questo babbeo piuttosto
          che da un altro. Perché questo qui ha l’aria di non saperlo fare come va fatto;
          e un matrimonio mal fatto, nei tempi da venire, sarà una gran bella scusa per

          piantare la moglie.
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