Page 1830 - Shakespeare - Vol. 2
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Be’, di barba ne ha poca.
ROSALINDA
Ma Dio gliene darà dell’altra, se è un tipo capace di riconoscenza. Aspetterò
che gli cresca la barba se non perdi altro tempo per dirmi del mento.
CELIA
È quel ragazzo Orlando, quello che ha sgambettato il forzuto e il tuo cuore in
una botta sola.
ROSALINDA
Eh no, al diavolo gli scherzi. Parla chiara e sincera.
CELIA
Giuro, cugina, è lui.
ROSALINDA
Orlando?
CELIA
Orlando.
ROSALINDA
Povera me, ora come faccio con questa giubba e le braghe? Che ha fatto
quando l’hai visto? Che ha detto? Come t’è parso? Come vestiva? Che fa qui?
T’ha chiesto di me? Dov’è adesso? Come vi siete lasciati? E quando lo rivedi?
Rispondi con una parola.
CELIA
Prima mi devi procurare la bocca di Gargantua. È una parola troppo grossa
per le bocche del giorno d’oggi. Per dire sì o no a tutte quelle domande ci
vuol più tempo che a recitare il catechismo.
ROSALINDA
Ma lui lo sa che mi trovo in questa foresta, e travestita da uomo? E com’è, è
ancora bello come quel giorno alla lotta?