Page 1829 - Shakespeare - Vol. 2
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ROSALINDA
Chi, te ne prego?
CELIA
Ah Signore, signore! Sarà vero che è raro ritrovare un amico, ma pure le
montagne a volte vengono smosse dal terremoto e così si rincontrano.
ROSALINDA
Presto, dimmi chi è.
CELIA
Ma è possibile?
ROSALINDA
No, adesso te ne prego davvero, ti prego e riprego col più ardente ardore,
dimmi chi è.
CELIA
Oh meraviglioso, meraviglioso! Meraviglioso più d’ogni meraviglia! E di nuovo
meraviglioso! E ancora, ancora, al di là d’ogni strillo di meraviglia.
ROSALINDA
All’anima della mia faccia! Forse credi che essendomi così bardata da maschio
ho messo calzoni e giubba ai miei sentimenti? Un altro tuo dito d’indugio per
me è come andare a scoperta nel Mar dei Sargassi. Ti prego, dimmi subito chi
è, e alla svelta. Ti vorrei veder balbettare, che l’uomo segreto ti gorgogliasse
dalla bocca come il vino da un fiasco stretto: o troppo tutto assieme o niente.
Ti prego togliti il tappo di bocca, e fammi bere la novella.
CELIA
Così ti metti un uomo in pancia.
ROSALINDA
È un uomo come Dio comanda? Che tipo è? Ha una testa che valga un
cappello? O un mento la barba?
CELIA