Page 1790 - Shakespeare - Vol. 2
P. 1790

CELIA

          Ma via, cugina, Rosalinda, via! Abbia pietà Cupido, nemmeno una parola?



              ROSALINDA
          Nemmeno una parola da gettare a un cane.



              CELIA
          No, le tue parole son troppo preziose per gettarle ai cani. Gettale su di me,
          avanti, azzoppami con qualche buona ragione.



              ROSALINDA
          Allora  avremmo  due  cugine  malconce,  una  azzoppata  da  buone  ragioni  e

          l’altra ammattita perché non ne ha.



              CELIA
          Ma tutto questo è per via di tuo padre?



              ROSALINDA
          No, in parte è per il padre di mio figlio. Ah com’è piena di rovi la vita d’ogni
          giorno!



              CELIA
          Sono  soltanto  lappole,  cugina,  te  l’han  tirate  addosso  nella  baldoria,  in  un
          giorno di festa. Se non camminiamo sui sentieri battuti, ci si attaccano alle

          sottane.



              ROSALINDA
          Sì ma è facile scuoterle via. E invece le mie lappole ce l’ho nel cuore.



              CELIA
          Raschiati la gola e buttale fuori.



              ROSALINDA
          Ci proverei, se bastasse far “hem” e avere lui.



              CELIA
          Andiamo, andiamo, lotta con le tue affezioni.
   1785   1786   1787   1788   1789   1790   1791   1792   1793   1794   1795