Page 1793 - Shakespeare - Vol. 2
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o anche se lo fosse, la cosa non mi tocca.
               Mio padre non ha mai tradito. E allora,
               mio buon sovrano, non mi travisate
               al punto da pensare che la mia povertà

               è un tradimento.



              CELIA
               Caro mio sovrano,
               vogliate ascoltarmi.



              IL DUCA
                               Celia, Celia,
               è per amore tuo che l’ho tenuta qui,

               se no poteva andarsene col padre.



              CELIA
               Io non pregai di trattenerla, allora;
               Fu per volere vostro, e per vostro rimorso.
               Per stimarla ero ancora troppo giovane,
               ma ora la conosco. Se lei è traditrice,

               lo sono anch’io. Abbiamo sempre diviso il letto,
               ci siamo alzate assieme, e sempre assieme
               abbiamo appreso cose, e giocato, e mangiato,

               e ovunque siamo andate, si era in coppia
               inseparabile, come i cigni di Giunone.             6



              IL DUCA
               È troppo furba per te, e la sua mitezza,
               i suoi stessi silenzi, la pazienza
               si appellano alla gente, che ne ha pena.

               Sei una sciocca; ti priva del tuo nome,
               e quando sarà via tu tornerai a brillare
               più ricca di virtù. Allora, labbra chiuse.
               Fermo ed irrevocabile è il giudizio

               che ho pronunciato: viene messa al bando.



              CELIA
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