Page 1792 - Shakespeare - Vol. 2
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Io, zio?



              IL DUCA
                               Sì, tu, nipote.
               Se tra dieci giorni ti farai trovare
               a meno di venti miglia da questa corte,
               morirai.




              ROSALINDA
                               Supplico Vostra Grazia
               di farmi partire sapendo qual è la mia colpa.
               Se di me stessa ho qualche conoscenza,
               o non m’è sconosciuto ciò che voglio,

               se non sogno e non sono ancora pazza
               come so di non essere, allora, caro zio,
               nemmeno in un pensiero ancora non pensato
               io ho offeso Vostra Altezza.



              IL DUCA
                               Così dicono

               tutti i traditori. Ché se a discolparli
               bastassero le parole, allora tutti
               sono innocenti come la stessa grazia.

               Ti basti questo: non mi fido di te.


              ROSALINDA

               Ma ciò non basta a farmi traditrice.
               Sua signoria mi dica da che nasce il sospetto.



              IL DUCA
               Sei figlia di tuo padre, e tanto basta.



              ROSALINDA
               Lo ero pure quando Vostra Altezza
               si prese il suo ducato, lo ero quando

               Vostra Altezza lo mise al bando. Il tradimento
               non è ereditario, monsignore,
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