Page 1594 - Shakespeare - Vol. 2
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un soldato; prendi un soldato, e prenderai un re. Ed ora cosa rispondi a
questo mio amore? Parla, dolce creatura, e con dolcezza, ti prego.
CATERINA
È possibile per me di amare l’ennemi de la France?
ENRICO
No, non è possibile, Kate, che possiate amare il nemico della Francia; ma
amando me voi amereste l’amico della Francia, perché io amo tanto la
Francia che non saprei rinunciare nemmeno a un villaggio francese. Voglio
che sia tutta mia, la Francia e, Kate, quando essa sarà mia e io vostro, allora
la Francia sarà vostra e voi sarete mia.
CATERINA
Io non capisco quel che voi dire.
ENRICO
Davvero, Kate? Te lo dirò in un francese che, son sicuro, mi resterà attaccato
alla lingua come una sposa novella al collo del suo sposo, incapace di
scrollarsela via. Je... quand sur la possession de France, et quand vous avez
la possession de moi... Vediamo un po’, e adesso? San Dionigi, aiutami tu! −
donc vôtre est France, et vous êtes mienne. È più facile per me, Kate,
conquistar tutto il regno che parlare un po’ meglio il francese: non saprò mai
commuoverti in francese, solo muoverti al riso.
CATERINA
Sauf votre honneur, le français que vous parlez il est meilleur que l’anglais
lequel je parle.
ENRICO
No davvero, le cose non stan così, Kate; ma quando tu parli la mia lingua e io
la tua spropositiamo così a proposito che occorre ammettere che noi due
c’intendiamo assai bene. 163 Ma ora, Kate, cerca di capire almeno queste
parole: potresti amarmi?
CATERINA
Non saprei.