Page 1584 - Shakespeare - Vol. 2
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si decidesse un bel giorno a rientrar dall’Irlanda
portando la ribellione infilzata sulla sua spada,
in quanti non svuoterebbero la pacifica città
per dargli il benvenuto! A maggior ragione, e tanto più numerosi,
lo fecero per Harry. Il quale ora insedierete a Londra:
tuttora le querimonie dei Francesi
inducono il Re d’Inghilterra a indugiare in patria.
L’Imperatore è in arrivo, per conto della Francia,
a negoziare la pace fra i due paesi; voi passerete sopra
a ogni altro evento, qual che ne sia la piega,
fin quando Harry non sbarca ancora in Francia:
colà dobbiamo portarlo; se pur vi ho rammentato
quel ch’è intercorso, sappiate che è passato.
Io son stato succinto; voi, con animo indulgente,
riportatevi in Francia con gli occhi della mente.
Esce.
Scena I EN
Entrano Fluellen e Gower.
GOWER
Va bene, siamo d’accordo; ma perché portare il porro anche oggi? La festa di
San Davide è passata. 152
FLUELLEN
Ci sono occasioni e ci sono perché e percome in tutte le cose: lasciatevelo
dire da amico, Capitan Gower. Quel farabutto rognoso, pidocchioso, pezzente
e spaccone, Pistola, che voi, proprio voi stesso, e il mondo intero sanno che
non è niend’altro che un individuo, badate bene, di nessun valore, quello è
venuto da me, e ieri mi porta il pane e il sale e mi dice di mangiare il mio
porro. L’ingidente è accaduto in un posto dove non era il caso di attaccar
briga con lui; ma io avrò l’ardire di portarlo sul cappello finché non l’avrò
rivisto, e allora gli darò un piccolo andicipo di quel che ho indenzione di
dargli.
Entra Pistola.