Page 1579 - Shakespeare - Vol. 2
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FLUELLEN

          Vostra Maestà stia ora a sentire, con tutto il rispetto per il valore di Vostra
          Maestà,  che  razza  di  farabutto  matricolato,  di  pidocchioso,  canagliesco
          pezzente  è  costui.  Confido  che  Vostra  Maestà  mi  farà  il  testimonio  e  mi

          attesta e conferma pubblicamende che questo è il guando di Alençon, e che è
          stata Vostra Maestà a darmelo, sulla vostra coscienza, ecco.



              ENRICO
               Dammi il tuo guanto, soldato. Guarda, eccoti qui il compagno.
               Ero davvero io, quello che giurasti di schiaffeggiare,
               e me ne hai dette di tutti i colori.



              FLUELLEN
          Con licenza di Vostra Maestà, che ne risponda con la sua collottola, com’è

          vero che a questo mondo c’è la legge marziale.



              ENRICO
               E come potrai darmi soddisfazione?



              WILLIAMS
          Tutte le offese, mio sire, vengono dal cuore: e dal mio non è mai venuto nulla
          che possa offendere Vostra Maestà.



              ENRICO
               Eppure tu hai insultato il tuo re.



              WILLIAMS

          Vostra Maestà non si mostrò per quello che era: vi siete presentato come un
          soldato semplice, e tale vi proclamavan la notte, i vostri panni, la vostra aria
          dimessa;  ciò  che  l’Altezza  Vostra  dovette  subire  in  quel  sembiante,  vi
          supplico, consideratelo colpa vostra, non mia.                146  Se voi foste stato quel ch’io
          vi  credetti,  non  vi  avrei  certo  offeso:  pertanto  imploro  l’Altezza  Vostra  di

          perdonarmi.



              ENRICO
               Eccovi il guanto, zio Exeter: colmatelo di scudi
               e datelo a quest’uomo. Tieni, brav’uomo,
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