Page 1561 - Shakespeare - Vol. 2
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il che mi garba meglio che volerne uno solo di più.
I vostri posti li conoscete: Dio sia con voi tutti!
Squillo di tromba. Entra Montjoy, l’araldo dei Francesi.
MONTJOY
Ancora una volta io ti chiedo, Re Harry,
se per il tuo riscatto vuoi ora scendere a patti, 126
prima della tua ineluttabile disfatta:
sei ormai, di certo, sull’orlo dell’abisso,
e non potrai non esserne inghiottito. Inoltre, cristianamente,
il Connestabile ti chiede di richiamare
al pentimento i tuoi soldati, a che le anime loro
possano dipartirsi in pace, serenamente,
da questi campi ove, o sventurati, i loro poveri corpi
resteranno a marcire.
ENRICO
Chi t’ha mandato stavolta?
MONTJOY
Il Connestable di Francia.
ENRICO
Ti prego, riportagli la mia precedente risposta:
prima mi prendano − digli − e poi vendano le mie ossa.
Buon Dio, perché prenderci in giro, a noi poveracci?
L’uomo che una volta vendette la pelle del leone
quando la belva era in vita, fu ucciso nel dargli la caccia.
Molti dei nostri corpi, senz’ombra di dubbio,
verran sepolti in patria: e sulle tombe, son certo,
vivrà nel bronzo la memoria delle gesta di oggi.
E quelli che lasceranno in Francia le loro ossa di prodi,
morendo da uomini, pur se sepolti nel vostro letame,
son destinati alla fama: poiché quaggiù li saluterà il sole,
per attirar su al cielo l’onore da essi esalante,
mentre le loro spoglie mortali ammorberanno l’aria
ed il fetore diffonderà la peste in terra di Francia.