Page 1562 - Shakespeare - Vol. 2
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Ricorda dunque che i nostri Inglesi han valore da vendere
se, dopo morti, a mo’ di palle vaganti,
rimbalzeranno in nuove traiettorie calamitose
e, disfacendosi, uccideranno ancora. 127
Ti parlerò con orgoglio: di’ al Connestabile
che noi siamo solo guerrieri da giorno di lavoro 128 :
orpelli e dorature li abbiam tutti infangati
in uno strenuo marciare sotto la pioggia, pei campi.
Penne e pennacchi li abbiam persi per strada −
spennati, spero, non c’involeremo −
e l’usura del tempo ci ha reso trasandati.
Ma, per la Messa, i nostri cuori non fanno una piega;
e i miei soldati, poveretti, mi dicon che prima di notte
saran vestiti a nuovo, 129 o sfileranno di dosso
quelle uniformi fiammanti ai soldati francesi,
mandando questi in congedo. Se faranno così −
e, a Dio piacendo, faran proprio così − il mio riscatto
sarà presto raccolto. Araldo, risparmiati la fatica;
non tornare a chieder riscatti, araldo cortese:
voi non avrete altro, lo giuro, che queste mie membra,
e se le troverete come intendo lasciarvele,
avrete poco da spremerne. Dillo, al Connestabile.
MONTJOY
Lo farò, Re Harry. E a questo punto, addio:
nessun araldo ti parlerà mai più.
Esce.
ENRICO
Temo che un’altra volta ancora verrai a chieder riscatti.
Entra York. 130
YORK
Mio sire, in tutta umiltà vi chiedo in ginocchio
di essere io a guidar l’avanguardia.
ENRICO