Page 1554 - Shakespeare - Vol. 2
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ENRICO
Buon vecchio cavaliere,
radunali tutti quanti alla mia tenda:
io ti precederò.
ERPINGHAM
Sarà fatto, mio sire.
Esce.
ENRICO
O Dio delle battaglie, tempra d’acciaio i cuori dei miei soldati. 117
Non farli cedere al panico; togli loro, per ora,
la facoltà di contare, se mai il numero dei nemici
li induca a perdersi d’animo. Non oggi, o Signore!
Oh, non oggi, non pensare oggi al misfatto
commesso dal padre mio nel far sua la corona!
Io ho dato novella sepoltura al corpo di Re Riccardo,
e su di esso ho versato più lacrime di contrizione
di quante stille di sangue ne furon versate a forza.
Cinquecento poveri mantengo ogni anno a mie spese,
che due volte al dì levan le mani aduste
al cielo, a chieder perdono pel sangue versato; ho costruito
due case di preghiera, ove officianti mesti e solenni
pregan di continuo per l’anima di Riccardo. Farò anche di più,
anche se tutto quel che posso fare non vale nulla,
giacché il mio pentimento viene per ultimo, e solo
per implorare il perdono.
Entra Gloucester.
GLOUCESTER
Mio sire!
ENRICO
La voce di mio fratello Gloucester! Eccomi.
So perché sei venuto, verrò subito con te:
il giorno, gli amici e il resto non aspettan che me.
Escono.