Page 1500 - Shakespeare - Vol. 2
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nell’impetrar, con il vostro, il perdono di Dio.
GREY
Mai suddito fedele esultò maggiormente
alla scoperta del più insidioso dei tradimenti
di quanto esulti io stesso, ora, pel mio destino,
ora che la diabolica impresa è stata sventata.
Perdonate la mia colpa, sire, ma non la persona.
ENRICO
Il Signore misericordioso vi assolva! Ed ecco la sentenza:
avete cospirato contro la nostra regale persona,
avete fatto lega con un nemico dichiarato, e dai suoi forzieri
avete ricevuto una caparra d’oro per farci morire.
Avreste così venduto il vostro re agli assassini,
i suoi prìncipi e i suoi Pari alla servitù,
i suoi sudditi a un’ignominiosa oppressione,
e il regno intero alla devastazione.
Riguardo alla nostra persona, non cerchiamo vendetta;
ma abbiamo cara la sicurezza del nostro regno,
di cui avete tramato la rovina, e perciò alle sue leggi
è d’uopo consegnarvi. Allontanatevi dal mio cospetto,
indegni, poveri sciagurati, e andate alla morte.
Che Dio, nella Sua bontà, vi conceda la forza
di sopportarne l’amaro sapore, e un pentimento sincero
pei vostri peggiori misfatti. Portateli via!
Escono [Cambridge, Scrope e Grey].
E adesso, signori, in Francia! Cotesta impresa
sarà per voi, come per noi, parimenti gloriosa.
Non abbiam dubbi: a questa guerra arriderà la fortuna,
giacché il buon Dio ci ha fatto la grazia di portare alla luce
l’insidia del tradimento che ci attendeva al varco
per comprometterne l’esito sin dall’inizio. Ora siamo sicuri
che ogni inciampo è stato rimosso dal nostro cammino.
Avanti dunque, cari compatrioti! Vogliamo affidare
la nostra armata alle mani di Dio,
facendola subito entrare in azione.
Coraggio, in mare! Spiegate le insegne di guerra!