Page 1505 - Shakespeare - Vol. 2
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Vi sbagliate di molto, riguardo a questo re.
Vostra Grazia lo chieda agli ambasciatori appena rientrati
con quanta maestà egli ha ascoltato il vostro messaggio,
da quali nobili consiglieri è degnamente assistito,
come è garbato nelle contestazioni e, al tempo stesso,
terribilmente tenace nelle sue decisioni. 56
Vi accorgerete che i suoi passati trascorsi
non eran che la scorza del romano Bruto,
che dissimulava la saggezza sotto una cappa di follia 57 :
come i giardinieri, che copron di letame proprio le radici
più delicate, che germoglieranno per prime.
DELFINO
Ebbene, non è così, signor Gran Connestabile.
Ma anche se la pensiamo così, poco male:
in fatto di difesa, conviene attribuire al nemico
forze ben più poderose di quelle che lui mette in mostra.
Solo così si mette a punto una difesa adeguata;
chi invece nicchia, e lesina uomini e mezzi,
farà come l’avaro, che si rovina un vestito per risparmiare
su un pezzetto di stoffa.
RE DI FRANCIA
Facciamo conto che Re Harry sia forte,
e voi, principi, armatevi bene per muovergli contro.
La sua casata si è fatta forte sulla nostra pelle,
ed egli discende da quella stirpe sanguinaria
che ci ha braccati sul nostro stesso terreno.
Basti pensare alla nostra memorabile umiliazione
al tempo della fatale battaglia di Crécy,
quando tutti i nostri princìpi finirono in mano
a quel nero personaggio, Edoardo di Galles il Principe Nero, 58
mentre quel gigante, suo padre, dall’alto di un colle gigante,
stagliandosi sul cielo, circonfuso dal sole dorato,
contemplava la sua eroica semenza, e sorrideva a vederlo
fare macello della natura e sfigurare gli stampi
di nobiltà, che Dio e i padri di Francia
avevan creato in vent’anni. Quest’uomo è un virgulto