Page 1487 - Shakespeare - Vol. 2
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ATTO II EN
Squilli di tromba. Entra il Coro.
CORO
Ora la gioventù d’Inghilterra va tutta a fuoco,
le dilettose sete riposano negli armadi.
Ora son gli armaioli a far soldi, e l’idea dell’onore
domina incontrastata nel petto di ciascun uomo.
Vendon persino il pascolo per comprarsi il cavallo
e per seguire lo specchio di tutti i re cristiani
con le ali ai piedi, questi Mercuri inglesi.
Ora è l’Ambizione che aleggia nell’aria,
e la sua spada è coperta, dall’elsa alla punta,
delle corone imperiali, baronali e ducali
promesse a Enrico e a chi s’accinge a seguirlo.
I Francesi, avvisati da abili spie
di questi formidabili preparativi,
tremano, lividi di paura, e con futili trame
cercan di contrastare i propositi inglesi.
O Inghilterra! Esempio di grandezza morale,
corpo non grande, eppur dotato di grande cuore, 29
cosa non sapresti fare, spronata da un senso d’onore,
se tutti i tuoi figli si comportassero in modo filiale!
Ma ecco, il Re di Francia scopre il tuo punto debole:
un nido di traditori, ch’egli ora ricopre
di ben altre corone; tre uomini corrotti −
uno, Richard, il Conte di Cambridge, il secondo
Henry di Masham, Lord Scrope, e il terzo
un baronetto del Northumberland, Sir Thomas Grey −
hanno per un po’ d’oro francese, a loro disdoro,
ordito una congiura con la Francia che trema. 30
Per mano loro dovrà morire questo re senza pari,
se inferno e tradimento mantengon le loro promesse,
prima che per la Francia s’imbarchi, a Southampton.