Page 1483 - Shakespeare - Vol. 2
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centrano un solo bersaglio; e molte vie portano a un’unica città,
e molti dolci rivoli si versano nelle acque salate di un unico mare,
e molte linee convergono al centro della meridiana.
E così possono mille azioni, purché bene avviate,
tendere a un solo obiettivo e giungere tutte a buon fine,
senza insuccessi. E allora in Francia, mio sire!
Spartite in quattro la vostra felice Inghilterra;
portatevi in Francia appena un quarto di essa,
e voi con esso farete tremare la Gallia intera.
Se noi, con forze tre volte superiori rimaste in patria,
non sapremo tenere a bada i cani sull’uscio di casa,
tanto vale lasciarci azzannare, e far perdere alla nostra nazione
la sua reputazione di tenacia ed acume politico.
ENRICO
Fate entrare i messi inviati dal Delfino.
Adesso siam fermamente decisi; 23 e con l’aiuto di Dio
e di voi tutti, nobile nerbo del nostro potere,
poiché la Francia è nostra la ridurremo in soggezione,
o la faremo a pezzi. O noi c’insedieremo colà,
dettando legge con autorità illimitata
alla Francia e a tutti i suoi ducati, grandi quasi come regni,
o lasceremo queste ossa in un’urna ingloriosa,
senza alcun monumento o epigrafe sepolcrale.
O la nostra storia dovrà con parole sonanti
favoleggiare delle nostre imprese, oppure la nostra tomba,
resterà muta come la bocca di un turco dalla lingua mozzata, 24
senza neppure l’onore di un epitaffio di cera.
Entrano gli ambasciatori di Francia.
Ora siam pronti ad ascoltare ciò che desidera
il nostro amabile cugino, il Delfino: ci risulta infatti
che non dal Re, ma da lui viene il vostro messaggio.
AMBASCIATORE
Vostra Maestà, vorrete cortesemente darci licenza
di riferire in tutta franchezza la nostra ambasciata,
oppure ci limitiamo a illustrarvelo un po’ alla lontana
il pensiero del Delfino, di cui siamo latori?