Page 1253 - Shakespeare - Vol. 2
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Be’, da domani, tutti i santi giorni.
Ora torniamo in casa. Che ti voglio mostrare
certi vestiti, e domandarti quale
secondo te è meglio per domani.
ORSOLA
(a Ero)
È impaniata, sicuro. Cara signora, è presa.
ERO
(a Orsola)
Se è così, davvero l’Amore è un pazzerello;
uno cade per freccia, e un altro per tranello.
Escono Ero e Orsola.
BEATRICE
(viene avanti)
Perché mi bruciano gli orecchi? Sarà vero?
Merito tante accuse per orgoglio e disprezzo?
Addio arroganza! Addio, verginità selvaggia!
Non c’è riputazione al vostro seguito.
E tu continua pure, Benedetto, ad amarmi,
che io te ne saprò ricompensare:
ammansirò il mio cuore aspro per le tue mani.
La mia dolcezza, se anche tu mi ami,
saprà spingerti a unire i nostri affetti
in un santo legame. Tutti dicono
che tu hai meriti grandi, e io li credo
più grandi assai che tutti non li credano.
Esce.
Scena II 19 EN
Entrano Don Pedro, Claudio, Benedetto e Leonato.
DON PEDRO
Resto qui solo fino al tuo matrimonio, e poi mi metto in viaggio per l’Aragona.