Page 1249 - Shakespeare - Vol. 2
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ha meritato. La mia parte è dirti
quanto soffre il meschino a causa sua.
La freccia maliziosa del bambino
Cupido è fatta di questo, di parole
e ferisce soltanto a sentir dire.
Attacca, dai!
Beatrice entra furtiva e s’infila nel pergolato.
Ché guarda lì Beatrice
come corre, come una pavoncella
la pancia a terra, per poter sentire
cosa diciamo.
ORSOLA
(a Ero)
La pesca migliore
è quando vedi il pesce tagliar l’acqua d’argento
con i suoi remi d’oro per inghiottire
avidamente l’esca traditora.
Così adeschiamo lei, che in questo istante
sta lì accucciata sotto i caprifogli.
La mia parte la so, niente paura.
ERO
(a Orsola)
Allora su, andiamole vicine,
che il suo orecchio non perda proprio nulla
dell’esca dolce-falsa che le gettiamo.
Si avvicinano al pergolato.
No, veramente, Orsola, lei è troppo smorfiosa,
io la conosco bene, i suoi spiriti
sono selvaggi e fuggitivi come
falchetti montagnoli.
ORSOLA
Ma siete sicura
che Benedetto le vuol tanto bene?
ERO