Page 101 - Shakespeare - Vol. 2
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Quanto spesso la vista dei mezzi per compiere il male
basta a farci agire male! Non ci fossi stato tu, qua vicino,
uno segnato dalla mano stessa della natura,
prescelto ed eletto a compiere azioni vergognose,
questo assassinio non mi sarebbe neanche venuto in mente;
ma come notai il tuo abominevole aspetto,
avendoti trovato adatto a un misfatto sanguinoso,
pronto e disponibile a essere usato in un’azione pericolosa,
ti ho accennato vagamente della morte d’Arthur;
e tu, per ingraziarti un re, non hai avuto scrupoli
a distruggere un principe.
HUBERT
Mio signore...
RE GIOVANNI
Se solo avessi scosso il capo, m’avessi interrotto un istante,
mentre io t’esponevo oscuramente ciò che intendevo fare,
se avessi rivolto al mio viso un’occhiata di dubbio,
quasi a impormi di chiamare con il suo vero nome
ciò che chiedevo, la profonda vergogna m’avrebbe reso muto,
m’avrebbe fatto desistere, e le tue paure
avrebbero fatto nascere le mie. Ma a te, per comprendermi,
son bastati dei segni, e a segni, di nuovo, sei entrato
in comunicazione col peccato. Sì, senza un’esitazione
hai lasciato che il tuo cuore,
e di conseguenza la tua rozza mano, 157
si persuadessero a compiere quell’atto
che entrambe le nostre lingue si vergognano di nominare.
Via, via dai miei occhi, non ti voglio più vedere!
I miei nobili mi abbandonano, la mia maestà è sfidata,
davanti alle mie stesse porte, da potenze straniere:
sì, nel corpo stesso di questa terra di carne, 158
in questo regno, in questi confini di fiato e di sangue,
regnano l’ostilità e la guerra civile
tra la mia coscienza e la morte di mio nipote.
HUBERT