Page 77 - Shakespeare - Vol. 1
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GLOUCEST ER
Cosa? Devo subire questa faccia tosta?
Mano alle armi, uomini, senza badare ai privilegi
del luogo - divise blu contro le marroni. -
[Tutti estraggono la spada.]
Prete, attento a non perdere la faccia.
Adesso ti afferro la barba e te le suono.
Calpesto sotto i piedi il tuo cappello di cardinale
senza curarmi del papa o dei dignitari della chiesa,
ti afferro per le guance e ti malmeno.
WINCHEST ER
Gloucester, di questo risponderai dinnanzi al sinodo.
GLOUCEST ER
Cappone d’un Winchester, io grido, “Un nodo! Un nodo!” 40
Ora buttateli fuori; perché sono ancora qui?
A te ti caccio io, lupo in veste d’agnello.
Fuori, divise marroni! Fuori, ipocrita scarlatto. 41
Qui gli uomini di Gloucester allontanano con la forza quelli del Cardinale,
mentre nel trambusto entrano il Sindaco di Londra e i suoi funzionari.
SINDACO
Vergogna, signori! Proprio voi, supremi magistrati
infrangete la pace con tanta acrimonia?
GLOUCEST ER
Pace, sindaco! Ben poco sai dei torti
da me subiti. Ecco Beaufort, né a Dio né al re devoto,
che ha sequestrato la Torre per suo uso.
WINCHEST ER
Ed ecco Gloucester, nemico ai cittadini, sempre pronto
a reclamare guerra, mai la pace, mungendo
le vostre borse liberali con una scarica di tasse.
È lui che cerca di abbattere la religione,
perché è il Protettore del regno, e vorrebbe
portare le armi qui, fuori dalla Torre,
per incoronarsi re e sopprimere il principe.