Page 73 - Shakespeare - Vol. 1
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REIGNIER

[ad Alençon]
     Come conversa a lungo monsignore.

     ALENÇON

     Senza dubbio le mette a nudo la coscienza,
     altrimenti non si spiega la durata del colloquio.

     REIGNIER

     Dobbiamo disturbarlo, visto che è così preso?

     ALENÇON

     Forse è più preso di quanto non si sappia noi poveretti.
     Certe donne sono astute tentatrici con la lingua.

     REIGNIER

[a Carlo]
     Mio signore, dove sei?
     Qual è la decisione? Abbandonare Orléans o no?

     PULZELLA

     No davvero. Infidi codardi, combattete
     fino all’ultimo respiro. Ci sarò io, a vostra difesa.

     CARLO

     Ribadisco ciò che dice. Combatteremo.

     PULZELLA

     Il mio compito è di essere il flagello degli Inglesi.
     Stanotte di sicuro spezzerò l’assedio.
     Ora che sono entrata in queste guerre, attendete
     i giorni radiosi dell’estate di San Martino. 28
     La gloria è come un cerchio nell’acqua, che si allarga
     e s’allarga, finché, sempre più esteso,
     non scompare. Con la morte di Enrico
     si dissolve il cerchio inglese. Svaniscono
     i momenti di gloria che racchiude.
     Ora sono come quella nave superba che portava,
     orgogliosa, Cesare e la sua sorte. 29
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