Page 69 - Shakespeare - Vol. 1
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Escono.
Suona l’allarme. I Francesi sono respinti dagli Inglesi con gravi perdite.
Entrano Carlo, Alençon e Reignier.
CARLO
Chi ha mai visto una cosa simile? E io,
che uomini ho? Cani! Codardi! Vili!
Non sarei mai fuggito, non mi avessero lasciato
tra i nemici.
REIGNIER
Salisbury è un omicida scatenato:
combatte come se fosse stanco della vita.
Gli altri nobili, simili a famelici leoni,
balzano su di noi, preda da divorare.
ALENÇON
Froissart, un nostro connazionale, racconta
che l’Inghilterra nutriva tanti Olivieri e Orlandi 20
durante il regno di Edoardo Terzo.
Ora questo risulta ancora più vero,
poiché essa invia nella mischia
solo Golia e Sansoni, uno contro dieci!
Furfanti tutti pelle e ossa! E chi pensava
che avessero tale coraggio e ardimento?
CARLO
Abbandoniamo la città a questi pezzenti,
matti come cavalli, 21 che la fame renderà più accaniti.
Ormai li conosco bene: piuttosto che mollare l’assedio
butteranno giù le mura con i denti.
REIGNIER
Penso che le loro braccia siano caricate
con strane leve e congegni, come gli orologi,
giù a battere colpi; altrimenti non potrebbero
resistere così. Consiglio di lasciarli stare.
ALENÇON