Page 67 - Shakespeare - Vol. 1
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Per ogni nobile inglese ne scambierò quattro di Francesi.
Addio, signori, al compito mi accingo.
Vado ad accendere in Francia i falò
per celebrare la festa del nostro gran San Giorgio. 15
Prenderò con me diecimila soldati
le cui imprese sanguinarie scuoteranno
l’intera Europa come un terremoto.
TERZO MESSAGGERO
Questo è da farsi. Davanti a Orléans assediata
l’esercito inglese è fiacco e indebolito,
il Conte di Salisbury implora rinforzi
e a malapena impedisce la rivolta
dei suoi uomini, che, ridotti in così pochi,
tengono a bada la marea nemica.
[Esce.]
EXET ER
Nobili signori, ricordate i giuramenti a Enrico:
eliminare il Delfino totalmente,
o ridurlo a obbedienza, sotto il giogo.
BEDFORD
Sì, li ricordo, e qui vi lascio
per affrettare i preparativi.
Esce Bedford.
GLOUCEST ER
Vado alla Torre con la massima urgenza, 16
a controllare l’artiglieria e le munizioni.
Poi proclamerò re il giovane Enrico.
Esce Gloucester.
EXET ER
Io corro a Eltham, dov’è il giovane sovrano,
la cui custodia a me fu affidata,
per meglio provvedere alla sua sicurezza. 17
Esce.
WINCHEST ER