Page 63 - Shakespeare - Vol. 1
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Non offriamo oro, ma le nostre armi,
poiché le armi non servono, ora che è morto Enrico.
Posteri, aspettatevi anni disgraziati
quando gli infanti succhieranno
gli occhi inumiditi della madre,
e la nostra isola si farà palude
nutrimento di lacrime salate,
e solo donne rimarranno a piangere i defunti.
Enrico Quinto, il tuo spirito invoco:
rendi prospero il regno, allontana
le discordie civili. Combatti in cielo
i pianeti ostili. La tua anima diverrà
una stella assai più gloriosa di quella
che fu di Giulio Cesare o del luminoso... 8
Entra un Messaggero.
MESSAGGERO
Onorati signori, a tutti voi, salute!
Dalla Francia porto tristi nuove, che annunciano
perdite, massacri, sconfitte.
Guyenne, Compiègne, Reims, Rouen, Orléans,
Parigi, Gisors, Poitiers, tutte perdute.
BEDFORD
Cosa dici, davanti al cadavere di Enrico?
Parla piano, o il Re, a sentire della perdita
di quelle grandi città, infrangerà il piombo
e, di sicuro, sorgerà da morte.
GLOUCEST ER
Parigi è perduta? E Rouen s’è arresa? 9
Se Enrico ritornasse in vita, a queste nuove,
renderebbe l’anima un’altra volta ancora.
EXET ER
Come furono perdute? Per quale tradimento?
MESSAGGERO
Nessun tradimento. Sono mancati