Page 62 - Shakespeare - Vol. 1
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Siamo schierati attorno a un feretro di legno
a celebrare, con la nostra presenza solenne,
la vittoria senza onore della morte
come prigionieri legati al carro del trionfo.
Dunque malediremo i pianeti sciagurati
che tramarono il rovescio della nostra sorte?
Oppure crederemo che furono subdoli incantatori
e stregoni francesi a provocare, per paura,
con le formule magiche, la sua fine? 5
WINCHEST ER
Era un sovrano benedetto dal Re dei re:
per i Francesi il giorno del Giudizio
terribile non sarà com’era la sua vista.
Combatteva le battaglie del Signore degli eserciti. 6
Le preghiere della Chiesa gli furono propizie.
GLOUCEST ER
La Chiesa? Dov’è mai la Chiesa?
Se gli ecclesiastici non avessero pregato,
il filo della sua vita non si sarebbe estinto
così prematuramente. A voi tutti piaceva
soltanto un principe effeminato,
uno scolaretto da terrorizzare.
WINCHEST ER
Gloucester, che ci piaccia o meno,
tu sei il Protettore e ti prepari
a comandare il principe e il regno.
Tua moglie è altera e ti tiene in soggezione
più di Dio e dei religiosi della Chiesa. 7
GLOUCEST ER
Non menzionare la religione; tu ami la carne
e non ti rechi mai in chiesa neppur una volta all’anno,
se non per pregare contro i tuoi nemici.
BEDFORD
Basta con i litigi. Liberate la mente dalle offese.
Avanziamo verso l’altare. Seguiteci, araldi.