Page 81 - Shakespeare - Vol. 1
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Perciò avevo a guardia tiratori scelti,
ogni minuto mi giravano d’attorno,
e appena facevo una mossa fuori dal letto,
erano pronti a tirare al cuore.
Entra il ragazzo con una miccia.
SALISBURY
M’addolora udire i tormenti che hai patito,
ma ci prenderemo una vendetta conveniente.
A Orléans adesso è l’ora del pranzo.
Qui, da questa inferriata, li conto ad uno ad uno,
e spio come si fortificano i Francesi.
Osserviamoli, e rallegrati la vista.
Sir Thomas Gargrave e Sir William Glansdale,
datemi un vostro parere preciso: dove sarà
il posto migliore contro cui puntare le nostre batterie?
GARGRAVE
Penso alla porta Nord, perché là stanno i nobili.
GLANSDALE
Io dico qui, ai bastioni del ponte.
T ALBOT
Da quel che vedo, la città va presa
per fame, o indebolita con leggere scaramucce.
Parte un colpo. Salisbury cade [assieme a Gargrave].
[Esce il ragazzo.]
SALISBURY
Signore, abbi pietà di noi, miseri peccatori!
GARGRAVE
Signore, abbi pietà di me, nel mio dolore!
T ALBOT
Quale sventura s’è abbattuta d’improvviso su di noi?
Parla, Salisbury - parla, se ancora puoi!
Come stai, specchio di tutti i combattenti?