Page 84 - Shakespeare - Vol. 1
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Se ci riesci, sconfiggimi: disprezzo la tua forza.
Su, vattene a rallegrare i tuoi uomini affamati,
ad aiutare Salisbury a fare testamento.
Questa giornata è nostra, e così molte altre in futuro.

                                                         Esce.

     T ALBOT

     Mulinano i miei pensieri come la ruota di un vasaio;
     dove sono non so, né quel che faccio.
     Come già Annibale, una strega respinge 46
     con la paura, non con il vigore, le nostre truppe,
     e trionfa con la sua sola presenza.
     Così sono stanate con il fumo le api
     dall’arnia, e le colombe dalla piccionaia
     con un puzzo disgustoso. Per la nostra ferocia
     fummo chiamati cani d’Inghilterra.
     Ora scappiamo come cuccioli uggiolanti.

                                                                              Un breve allarme.
[Grida]

     Udite, compatrioti, o persistete nella lotta,
     o dallo stemma inglese strappate via i leoni. 47
     Rinunciate al vostro suolo, sventolate
     pecore al posto dei leoni. Assai meno sleale
     fugge la pecora dal lupo, o il cavallo o i buoi
     davanti al leopardo, di quanto non facciate voi
     di fronte ai vostri schiavi, tante volte sottomessi.

                          Allarme. Qui [i soldati ingaggiano] un’altra scaramuccia.
     Nulla da fare. Ritiratevi in trincea.
     Avete dato tutti quanti il consenso
     alla morte di Salisbury, perché nessuno
     ha voluto restituire i colpi in sua vendetta.
     La Pulzella è entrata dentro Orléans,
     malgrado tutti i nostri tentativi.

                                                                             [Escono i soldati.]
     Con Salisbury fossi morto anch’io!
     Per la vergogna andrò a nascondermi la testa.

                                                                       Esce. Allarme. Ritirata.

Scena VI EN
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