Page 82 - Shakespeare - Vol. 1
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Uno degli occhi e la guancia squarciati?
Maledetta la torre, maledetta la mano fatale,
che hanno macchinato questa tragedia dolorosa!
Salisbury sopravvisse a tredici battaglie,
egli per primo addestrò alla guerra Enrico Quinto;
finché non cessava suono di tromba o rullo di tamburo,
sul campo la sua spada colpiva inesorabile.
Ancora vivi, Salisbury? Se non riesci a parlare,
hai però un occhio per cercare grazia in cielo:
con un solo occhio il sole scruta il mondo intero.
Dio del cielo, nega la tua grazia
a ogni essere vivente, se Salisbury
non otterrà pietà dalle tue mani.
Sir Thomas Gargrave, c’è un po’ di vita in te?
Parla a Talbot, anzi fissalo negli occhi.
Portate via il corpo; aiuterò nella sepoltura.
[Alcuni escono con il corpo di Gargrave.]
Salisbury, risolleva il tuo spirito
con questa consolazione. Non morirai finché...
fa un cenno con la mano, mi sorride
come per dirmi, “morto e scomparso,
ricordati di vendicarmi sui Francesi”.
Sì, Plantageneto; e come te, Nerone,
suonerò il liuto, osservando la città in fiamme.
Basterà il mio nome a devastare la Francia.
Suona un allarme. Tuoni e fulmini.
Cos’è questa agitazione? Che tumulto è in cielo?
Da dove viene l’allarme e il rumore?
Entra un Messaggero.
MESSAGGERO
Signore, signore, i Francesi si sono ammassati:
il Delfino, unitosi a una certa Giovanna, la Pulzella,
una santa profetessa appena apparsa,
avanza con grandi forze per rompere l’assedio.
Qui Salisbury si solleva dal suolo e geme.
T ALBOT
Udite, udite, come geme Salisbury morente,
soffre il suo cuore per la vendetta negata.