Page 470 - Shakespeare - Vol. 1
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Edoardo e Riccardo entrano [da un lato, con un tamburino e soldati].
Eccoli che arrivano: son sicuro che s’offriranno in garanzia.
[Dall’altro lato] entra Clifford [insieme al figlio, Clifford il Giovane, a un
tamburino e a soldati].
MARGHERIT A
Ed ecco che giunge Clifford, a opporsi alla cauzione.
CLIFFORD
[si inginocchia]
Salute e ogni felicità al re mio nobile signore!
[Si alza.]
Y ORK
Grazie, Clifford. Dimmi, che notizie mi porti?
No, non spaventarci con un’occhiata irosa;
noi siamo il sovrano, Clifford, inginocchiati ancora;
poiché ti perdoniamo per l’errore commesso.
CLIFFORD
Questo è il mio re, York; non ho fatto errori;
tu ne commetti uno grosso a pensar così di me. -
Rinchiudetelo in manicomio! 179 Ma è impazzito?
RE ENRICO
Sì, Clifford; un umore pazzo e ambizioso
lo spinge a contrapporsi al suo re.
CLIFFORD
Allora è un traditore: portatelo alla Torre
e mozzategli quella sua zucca sediziosa.
MARGHERIT A
È in arresto, ma non vuole obbedire;
i figli, sostiene, daranno la loro parola per lui.
Y ORK
Non è così, figli?