Page 461 - Shakespeare - Vol. 1
P. 461

MESSAGGERO

 Piaccia a vostra grazia di venire a conoscenza
 che il Duca di York è appena tornato dall’Irlanda,
 e con un esercito potente, formidabile,
 di vassalli ben armati e vigorosi fanti irlandesi, 168
 marcia in questa direzione con superbo sfoggio di mezzi
 e continua a proclamare, mentre avanza,
 che ha preso le armi solo per allontanare da te
 il Duca di Somerset, che egli definisce un traditore.

RE ENRICO

 Questo è il mio stato, sballottato tra Cade e York,
 come un vascello che, sfuggito alla tempesta,
 giunto in acque tranquille, subito è abbordato dai pirati.
 Appena ora Cade è ricacciato, e dispersi i suoi uomini,
 ed ecco che York è in armi per dargli man forte.
 Ti prego, Buckingham, incontrati con lui, e chiedigli
 qual è la ragione di questo apparato militare.
 Digli che manderò il Duca Edmund nella Torre...
 tu, Somerset, ti invieremo là,
 finché non avrà congedato il suo esercito.

SOMERSET

 Mio signore,
 mi rassegno volentieri alla prigione,
 o alla morte, per il bene della patria.

RE ENRICO

 In ogni caso, non usare un linguaggio troppo aggressivo,
 poiché egli è fiero e non tollera parole dure.

BUCKINGHAM

 Farò così, mio nobile signore, e non dubito che le trattative
 si risolveranno a vostro completo vantaggio.

RE ENRICO

 Moglie, entriamo, e impariamo a governare meglio;
 l’Inghilterra finirà per maledire il mio regno miserando.

                                                                Squilli di tromba. Escono.

                                Scena X
   456   457   458   459   460   461   462   463   464   465   466