Page 459 - Shakespeare - Vol. 1
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non sa come vivere, se non di saccheggi,
a meno che non rapini i vostri amici e noi.
Non sarebbe una vergogna se, vivendo nella discordia,
i timorosi Francesi, che voi soggiogaste in passato,
facessero irruzione dal mare, a sottomettervi?
Mi pare già di vederli, in questo conflitto civile,
spadroneggiare per le strade di Londra,
gridando “Vigliacco” 167 a tutti quelli in cui s’imbattono.
Meglio che vadano in malora diecimila ignobili Cade, piuttosto
che voi dobbiate inchinarvi alla mercé di un Francese.
In Francia, in Francia, a riprendervi ciò che avete perso!
Risparmiate l’Inghilterra, che è la vostra riva natia.
Enrico ha il denaro, voi siete forti e vigorosi;
Dio è al nostro fianco, non dubitate della vittoria.
[Lasciano di nuovo Cade.]
T UT T I
Viva Clifford! Viva Clifford! Seguiremo il re e Clifford.
CADE
C’è mai stata piuma mossa su e giù dal vento più facilmente di questa
folla? Il nome di Enrico Quinto li caccia in cento guai, e li spinge a
piantarmi in asso. Vedo che si stringono a capannello tutti insieme, per
farmi una sorpresa. La mia spada mi apra una strada, perché non è il caso
di rimanere qui. A dispetto dei diavoli e dell’inferno, vi passerò proprio in
mezzo; il cielo e il mio nome mi siano testimoni che non fu la mancanza di
decisione in me, ma soltanto il tradimento vile e ignominioso dei miei
seguaci, a spingermi ad alzare i tacchi!
[Corre in mezzo a loro con il bastone e fugge.]
BUCKINGHAM Alcuni escono.
Escono.
Come, è fuggito? Che alcuni lo inseguano;
e colui che porterà al re la sua testa,
avrà una ricompensa di mille corone.
Seguitemi, soldati; troveremo il modo
di riconciliarvi tutti con il re.
Scena IX EN