Page 437 - Shakespeare - Vol. 1
P. 437
PRIMO GENTILUOMO
Mio grazioso signore, imploratelo, parlategli con gentilezza.
SUFFOLK
La lingua imperiale di Suffolk è severa e brusca,
abituata a dare ordini, non ammaestrata a chiedere favori.
Lungi da noi l’onorare gentaglia come questa
con umili profferte: no, si abbassi la mia testa
sul ceppo, piuttosto che queste ginocchia si pieghino
davanti a chiunque non sia il Dio dei cieli o il mio re,
ed essa danzi sopra un palo insanguinato
piuttosto che rimanere scoperta davanti a un plebeo.
La vera nobiltà non conosce la paura.
Posso sopportare di più di quanto voi osiate compiere.
CAPO DEI PIRATI
Trascinatelo via, e fatelo star zitto.
SUFFOLK
Forza, soldati, mostrate di che crudeltà siete capaci,
così che la mia morte non si possa mai dimenticare.
Spesso, i grandi muoiono a causa di infimi straccioni. 117
Un gladiatore romano e uno schiavo bandito
assassinarono il dolce Tullio; la mano bastarda di Bruto
pugnalò Giulio Cesare; isolani selvatici
Pompeo il Grande; e Suffolk muore per mano di pirati. 118
Whitmore esce [insieme ad altri] con Suffolk.
CAPO DEI PIRATI
Quanto a costoro, di cui abbiamo fissato il riscatto,
ci aggrada di lasciarne partire uno.
Perciò tu vieni con noi, e quello lasciatelo andare.
[Tutti escono eccetto il primo gentiluomo.]
Entra Whitmore con il corpo [di Suffolk].
WHIT MORE
Che la sua testa e il suo corpo senza vita giacciano qui
finché non li seppellirà la regina sua amante.
Esce.