Page 425 - Shakespeare - Vol. 1
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Va’, Salisbury, e di’ a tutti loro da parte mia
 che li ringrazio per l’affetto e la premura;
 anche se non fosse stato sollecitato da loro,
 il mio intendimento coincide con le loro suppliche,
 poiché i miei pensieri profetizzano la rovina certa
 del mio stato ad opera di Suffolk da un momento all’altro;
 perciò, giuro sulla Maestà del Signore,
 di cui io sono indegnissimo vicario,
 che egli ammorberà quest’aria con il suo respiro
 solo per tre giorni, sotto pena di morte.

                                                                           [Esce Salisbury.]

MARGHERIT A

 Oh, Enrico, lasciami intercedere per il nobile Suffolk.

RE ENRICO

 Non sei nobile, regina, a chiamare nobile Suffolk.
 Adesso basta: se tu intercedi per lui,
 accrescerai soltanto la mia collera.
 L’avessi solo detto, avrei mantenuto la parola,
 ma dal momento che l’ho giurato, essa è irrevocabile. -
 Se fra tre giorni tu sarai trovato qui,
 su qualsiasi terra che sia sotto il mio governo,
 il mondo intero non basterà a riscattare la tua vita. -
 Vieni, Warwick, vieni, buon Warwick, allontanati con me;
 ho faccende importanti di cui voglio informarti.

                                       [Tutti escono eccetto Margherita e Suffolk.]

MARGHERIT A

 La malasorte e il dolore vi seguano! 97
 La scontentezza del cuore e l’acida afflizione
 vi facciano da affezionata compagnia!
 Voi siete in due, il demonio vi fa da buon terzo,
 e perciò una triplice vendetta sorvegli i vostri passi!

SUFFOLK

 Smettila, nobile regina, con le imprecazioni: lascia
 che il tuo Suffolk prenda un malinconico congedo.

MARGHERIT A
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