Page 427 - Shakespeare - Vol. 1
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Ti supplico, smettila. Dammi la mano,
 così che possa inzupparla di lacrime luttuose;

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 e che la pioggia del cielo non bagni questo luogo,
 per non dilavare i miei monumenti di dolore.
 Oh, se questo bacio si stampasse sulla tua mano,
 in modo che tu potessi pensare a quel sigillo,
 da cui mille sospiri vengono esalati per te.
 Dunque parti, così che io conosca il mio dolore:
 esso si può solo intuire, mentre tu te ne stai qui,
 come succede a chi si rimpinza al pensiero della carestia.
 Farò revocare il tuo esilio, oppure, siine certo,
 rischierò io stessa di essere messa al bando.
 E io sono già al bando, lontana da te.
 Va’, non parlarmi; va’ via in questo preciso momento.
 Oh, non andare ancora! Proprio così due amici condannati
 si abbracciano, si baciano, si dicono addio mille volte,
 più disposti cento volte a morire che a lasciarsi;
 tuttavia addio, ora; e addio alla vita con te.

SUFFOLK

 Così il povero Suffolk è messo al bando dieci volte,
 una volta dal re, e tre volte tre da te.
 Non mi importa della mia terra, se non perché ci sei tu:
 una landa desolata sarebbe popolosa a sufficienza
 se solo Suffolk avesse la tua celeste compagnia;
 perché, dove tu sei, lì c’è il mondo intero,
 con tutti i disparati piaceri del mondo,
 e dove non ci sei, esiste solo uno squallido deserto.
 Non ce la faccio più: vivi per goderti la vita,
 il mio solo gaudio consisterà nel saperti viva.

                                         Entra Vaux.

MARGHERIT A

 Dove corre Vaux così in fretta? Quali notizie ci sono?

VAUX

 Ad avvertire sua maestà,
 che il Cardinale Beaufort è in punto di morte,
 perché di colpo l’ha preso una penosa malattia,
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