Page 430 - Shakespeare - Vol. 1
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Ah, quale segno è di vita malvagia,
laddove l’arrivo della morte si rivela così terrificante.
WARWICK
Beaufort, è il tuo sovrano che ti parla.
WINCHEST ER
Fatemi il processo quando vi pare.
Non è forse morto nel suo letto? Dove doveva morire?
Posso tenere in vita gli uomini, che lo vogliano o no?
Oh, non torturatemi più, confesserò.
È ancora vivo? Allora fatemi vedere dov’è;
darò mille sterline per poterlo osservare.
Non ha gli occhi, la polvere li ha accecati.
Pettinategli bene i capelli. Guardate, guardate, si rizza,
come un rametto impaniato, per catturare la mia anima alata!
Datemi da bere, e ordinate al farmacista
di portare il potente veleno che gli ho comprato.
RE ENRICO
O tu, eterno motore dei cieli, 103
osserva con occhio mansueto questo misero!
Oh, scaccia l’intrigante demonio indaffarato, che cinge
con un formidabile assedio l’anima di questo misero,
e dal suo petto estirpa la nera disperazione!
WARWICK
Guardate come gli spasimi della morte lo fanno ghignare.
SALISBURY
Non disturbatelo; lasciamolo spirare in santa pace.
RE ENRICO
Pace all’anima sua, se questa è la volontà di Dio.
Lord Cardinale, se tu pensi alla beatitudine celeste,
solleva la mano, dà un segno della tua speranza. -
[Winchester muore.]
Muore senza dare alcun segno. Dio, concedigli il perdono.
WARWICK