Page 421 - Shakespeare - Vol. 1
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Guardate, lì, i capelli appiccicati alle lenzuola;
 la sua barba ben curata, arruffata e in disordine,
 come il grano estivo squassato dalla bufera.
 Non può essere altrimenti: è stato assassinato qui dentro:
 lo renderebbe probabile il più piccolo di questi segni.

SUFFOLK

 Ma, Warwick, chi avrebbe causato la morte del duca?
 Io stesso e Beaufort lo tenevamo sotto custodia
 e noi, spero, signori, non siamo assassini.

WARWICK

 Però tutti e due eravate nemici giurati del Duca Humphrey,
 ed eravate proprio voi a custodire il buon duca:
 è ovvio che non lo avreste festeggiato come un amico,
 mentre è evidente che lui si è imbattuto in un nemico.

MARGHERIT A

 Allora voi sospettate questi nobili di essere colpevoli
 della morte prematura del Duca Humphrey?

WARWICK

 Chi trova una giovenca morta che ancora sanguina,
 e vede lì vicino un macellaio con la scure,
 non sospetterà che sia lui l’autore della carneficina?
 Chi trova la pernice nel nido del nibbio,
 non può forse immaginare come sia morto l’uccello,
 anche se il rapace si libra senza traccia di sangue sul becco?
 Questa tragedia suscita proprio sospetti simili.

MARGHERIT A

 Siete voi il macellaio, Suffolk? Dov’è il coltello?
 Beaufort è definito un nibbio? Dove sono i suoi artigli?

SUFFOLK

 Non possiedo coltello per massacrare un uomo nel sonno;
 ma ecco una spada vendicativa, arrugginita dall’ozio,
 che sarà forbita nel cuore pieno di rancore
 di chi mi calunnia con il marchio purpureo di assassino.
 Dillo, se osi, superbo Lord del Warwickshire,
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