Page 420 - Shakespeare - Vol. 1
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se non a rendere più grande il mio dolore?
[Warwick entra, tira le cortine, mostra il Duca Humphrey nel suo letto.]
WARWICK
Venite qui, grazioso sovrano, osservate il suo corpo.
RE ENRICO
[distogliendo lo sguardo]
Per vedere come è profonda la mia tomba:
perché con la sua morte è scomparso ogni gaudio mondano,
perché, a vederlo, vedo la mia vita come morta.
WARWICK
Com’è sicuro che la mia anima vuol vivere,
con quel temuto Re che assunse la nostra natura su di Sé,
per liberarci dall’irosa maledizione del Padre Suo,
io credo che mani violente abbiano strappato
la vita a questo duca tre volte famoso.
SUFFOLK
Un giuramento terribile, pronunciato con parole solenni!
Quali prove dà Lord Warwick per la sua affermazione?
WARWICK
Guardate come il sangue gli si è rappreso in volto.
Ho visto spesso dipartirsi uno spirito 95 al tempo prescritto,
cinereo nell’aspetto, smunto, pallido ed esangue,
poiché il sangue era tutto affluito nel cuore affaticato,
che, nella sua lotta contro la morte, lo assorbe
per farsi assistere contro il nemico, ed esso
assieme al cuore si raffredda, e non torna più
a colorire e ad abbellire le guance.
Guardate qui, invece: ha il viso nero e gonfio di sangue,
i suoi bulbi oculari sporgenti più che in vita
fissano orrendamente sbarrati, come in uno strangolato,
i capelli sono ritti, le narici dilatate in uno spasimo,
le mani spalancate, come accade a chi abbia annaspato,
si sia divincolato, per salvare la vita,
e sia stato sopraffatto con la forza.