Page 414 - Shakespeare - Vol. 1
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nel volto, nell’andatura, nell’eloquio, davvero
assomiglia a quel John Mortimer, che ora è morto.
In questo modo, comprenderò la mente del popolo,
come reagisce alla casata e alle pretese degli York.
Poniamo che sia preso, messo alla ruota e torturato,
so che non può essergli inflitto tormento capace
di fargli confessare che io l’ho spinto a prendere le armi.
E poi, allora, arrivo io dall’Irlanda con le mie forze,
a mietere il raccolto che quel furfante ha seminato.
Poiché, morto Humphrey, come gli tocca,
e messo da parte Enrico, è la mia ora che scocca.
Esce.
Scena II EN
Entrano due o tre [assassini] che corrono sulla scena, dopo aver
ammazzato il Duca Humphrey. 89
PRIMO ASSASSINO
Corri da Lord Suffolk; fagli sapere
che abbiamo eliminato il duca, secondo i suoi ordini.
SECONDO ASSASSINO
Oh, fosse ancora da fare! Cosa abbiamo combinato?
S’è mai sentito d’un uomo così timorato?
Entra Suffolk.
PRIMO ASSASSINO
Ecco che arriva Lord Suffolk.
SUFFOLK
Dunque, signori, avete liquidato la cosa?
PRIMO ASSASSINO
Sì, mio buon signore, è morto.
SUFFOLK
Ben detto. Via, raggiungete casa mia;
vi ricompenserò per questa azione rischiosa.