Page 407 - Shakespeare - Vol. 1
P. 407
viene rimproverato, sgridato e trattato in questo modo,
mentre al colpevole è garantita libertà di parola,
il suo zelo verso vostra grazia finirà per raffreddarsi.
SUFFOLK
Non ha provocato la nostra sovrana signora
con parole insolenti, anche se espresse dottamente?
Come se lei avesse istigato qualcuno a spergiurare
accuse false per abbattere il suo rango?
MARGHERIT A
Ma io posso dare al perdente licenza di protestare. 78
GLOUCEST ER
Ben detto, al di là delle intenzioni: è vero, ho perso;
maledetti i vincitori, perché hanno barato al gioco!
E simili perdenti hanno davvero licenza di parlare.
BUCKINGHAM
Con i suoi bisticci di parole, ci terrà qui tutto il giorno.
Lord Cardinale, è vostro prigioniero.
WINCHEST ER
[ai suoi funzionari]
Signori, portate via il duca e fategli buona guardia.
GLOUCEST ER
Ah, così Re Enrico getta via le sue stampelle,
prima che le gambe siano tanto salde da reggere il corpo.
E così il pastore è scacciato dal tuo fianco, e i lupi
digrignano i denti: chi sarà il primo ad azzannarti?
Ah, se i miei timori fossero fasulli; magari!
Io temo, buon Re Enrico, che la tua rovina sia vicina.
Gloucester esce [con gli uomini del Cardinale].
RE ENRICO
Miei nobili signori, fate o disfate ciò che sembra meglio
alla vostra saggezza come se noi stessi fossimo qui.
[Si alza.]