Page 402 - Shakespeare - Vol. 1
P. 402
e dei vantaggi che ricaverebbe dalla tua scomparsa,
che egli debba stare accanto alla tua regale persona
ed essere presente al consiglio di sua maestà.
Ha vinto con l’adulazione il cuore del popolo,
e quando avrà voglia di creare disordine,
c’è da temere che lo seguiranno tutti.
Ora è primavera, e le erbacce han poca radice;
lasciale fare adesso: invaderanno il giardino.
E, se non si cura, soffocheranno le pianticelle.
La sollecitudine ossequiosa che porto al mio signore
mi ha reso consapevole delle insidie del duca.
Se sono sciocchezze, chiamale paure di una donna;
di tali paure, se ragioni migliori possono sradicarle,
farò ammenda, dichiarando che ho accusato a torto il duca.
Lord Suffolk, Buckingham e York,
smentite le mie affermazioni, se vi riesce,
altrimenti confermate l’efficacia delle mie parole.
SUFFOLK
Vostra altezza ha ben visto dentro codesto duca,
e se mi fosse stato dato di dire la mia per primo,
credo che avrei raccontato la stessa storia di vostra grazia.
Istigata da lui, la duchessa, ci scommetto la testa,
diede inizio alle sue pratiche infernali;
o, se non era al corrente di quelle colpe,
tuttavia, mettendo in risalto le sue origini elevate,
poiché era il primo nella successione dopo il re,
e vantandosi in modo esagerato della sua nobiltà,
egli ha aizzato quella demente da chiudere in manicomio
a tramare la caduta del nostro sovrano con mezzi malvagi.
L’acqua scorre placida dove è profondo il torrentello,
e, nella sua schiettezza, egli alberga il tradimento.
La volpe non soffia 70 quando vuole rubare l’agnello.
No, no, mio sovrano: Gloucester è un uomo
ancora insondato, sotto la superficie pieno d’inganni.
WINCHEST ER
Non ha architettato, contravvenendo alle procedure legali,
morti stravaganti per punire reati minori?
Y ORK