Page 401 - Shakespeare - Vol. 1
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ATTO III EN
Scena I EN
Marcia solenne. Entrano in Parlamento [per primi, due araldi, poi il Duca
di Buckingham e il Duca di Suffolk, poi il Duca di York e il Cardinale
Winchester, poi il Re e la Regina, poi il Conte di Salisbury e il Conte di
Warwick, con il seguito]. 68
RE ENRICO
Mi meraviglio che non sia venuto Lord Gloucester:
non è sua abitudine arrivare per ultimo,
qualunque occorrenza lo tenga lontano da noi.
MARGHERIT A
Non riesci a vedere, non vuoi accorgerti 69
di quanto è scostante, alterato il suo comportamento?
Con quale sovrana alterigia si esibisce,
come è diventato insolente da un po’ di tempo,
quant’è superbo, autoritario, quanto è cambiato?
Sappiamo quanto fosse, dianzi, gentile e disponibile,
e se appena gli lanciavamo un’occhiata da lontano,
egli era immediatamente in ginocchio, così che
tutta la corte fosse ammirata dalla sua deferenza.
Ma, a incontrarlo oggi, ad esempio di mattino,
quando ognuno rivolge agli altri il buon giorno,
egli aggrotta le ciglia e mostra uno sguardo adirato
e si allontana impettito, senza fare l’inchino,
sdegnando l’onore che ci è dovuto.
Quando mostrano i denti, i cagnolini non sono presi sul serio,
ma i grandi uomini tremano, quando ruggisce il leone,
e Humphrey non è un uomo da poco, in Inghilterra.
Innanzitutto, nota che egli è il più vicino
nella linea di successione, e se tu cadessi, tocca a lui
salire sul trono. Mi sembra quindi buona politica,
in considerazione della sua mente piena di rancore,