Page 398 - Shakespeare - Vol. 1
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tutti insieme non riuscirebbero a farmi danno,
finché sarò leale, sincero, e mondo d’ogni crimine.
Pur se tu fossi sottratta da me a questa onta,
le tue azioni scandalose non sarebbero cancellate,
e io sarei in pericolo per aver infranto la legge.
L’aiuto più grande è la calma, nobile Nell:
ti prego di adattare il tuo cuore alla pazienza;
lo sbigottimento di questi pochi giorni svanirà in fretta.
Entra un araldo.
ARALDO
Convoco vostra grazia al parlamento di sua maestà,
tenuto a Bury, 67 il primo del mese entrante.
GLOUCEST ER [Esce l’araldo.]
Ma in precedenza non fu mai chiesto il mio consenso!
Queste sono manovre losche. Ebbene, ci sarò.
Mia Nell, prendo congedo: e, Messer Sceriffo,
che la sua penitenza non superi le disposizioni del re.
SCERIFFO
Piacendo a vostra grazia, qui finiscono le mie disposizioni;
e ora Sir John Stanley ha avuto l’incarico
di portarla con sé sull’isola di Man.
GLOUCEST ER
Siete voi, Sir John, che dovete proteggere la mia signora?
ST ANLEY
Piacendo a vostra grazia, mi è stato dato questo compito.
GLOUCEST ER
Non trattatela peggio, se vi prego di usarle riguardo:
il mondo può ancora arriderci, e forse sarò ancora vivo
per restituirvi le cortesie che riservate a lei.
Dunque, addio, Sir John.
[Gloucester si gira per andarsene.]