Page 393 - Shakespeare - Vol. 1
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SUFFOLK

     Così declina, con le fronde secche, questo pino imponente;
     così la superbia di Eleanor muore in boccio, impotente.

     Y ORK

     Nobili signori, lasciatelo andare. Piacendo a vostra maestà,
     questo è il giorno fissato per il combattimento:
     l’accusatore e l’imputato, l’armaiolo e il suo apprendista,
     sono pronti a scendere in lizza.
     Piaccia a vostra altezza di assistere al duello.

     MARGHERIT A

     Sì, mio buon signore: proprio con questo proposito
     lasciai la corte, per vedere l’esito della contesa.

     RE ENRICO

     In nome di Dio, preparate quanto occorre alla prova.
     Pongano fine alla disputa, e che Dio difenda i giusti!

     Y ORK

     Non ho mai visto un tipo più malconcio
     e più timoroso di combattere dell’accusatore,
     il servitore dell’armaiolo, miei signori.

      Da una porta entrano [Horner] l’armaiolo e i suoi vicini, i quali hanno
   bevuto tanto alla sua salute che egli è ubriaco: entra preceduto da un
   tamburino, e col suo bastone, 59 cui è stato assicurato un sacchetto di

     sabbia; da un’altra porta entrano [Peter] il suo apprendista, con un
tamburino e un sacchetto di sabbia, e alcuni compagni che bevono alla sua

                                              salute.

     PRIMO VICINO

Ecco, Horner, bevo alla tua salute una coppa di vino bianco. Non temere,
vicino, te la caverai.

     SECONDO VICINO

Alla salute, vicino; brindo con una coppa di porto. 60

     TERZO VICINO

E io con un boccale di bella birra scura, 61 vicino. Bevi, e non temere il tuo
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