Page 390 - Shakespeare - Vol. 1
P. 390
sposò Riccardo, Conte di Cambridge, che era figlio
di Edmund Langley, quinto figlio di Edoardo Terzo.
Tramite lei, reclamo il regno; ella era l’erede
di Roger, Conte di March, che era figlio
di Edmund Mortimer, che sposò Philippe,
unica figlia di Lionel, Duca di Clarence.
Dunque, se il frutto del figlio maggiore ha diritto
alla successione prima del minore, il re sono io.
WARWICK
Quale limpida genealogia è più limpida di questa?
Enrico reclama la corona da John Gaunt, il quarto figlio;
York la reclama dal terzo. Finché non si estingue
la discendenza di Lionel, l’altra non dovrebbe regnare.
Essa non si è estinta, ma fiorisce in te
e nei tuoi figli, squisiti innesti di un tale ceppo.
Dunque, padre Salisbury, inginocchiamoci assieme
e su questo suolo privato siamo i primi
a porgere l’omaggio al legittimo sovrano
che per nascita ha diritto alla corona.
ENT RAMBI
Lunga vita a Riccardo, nostro sovrano, re d’Inghilterra!
Y ORK
Vi ringraziamo, nobili signori, ma non sono il vostro re
finché non verrò incoronato, e la mia spada non si macchi
con il sangue del cuore della casata Lancaster,
e questa non è cosa da compiere all’istante,
ma con accortezza e segretezza silenziosa.
Fate come faccio io in questi giorni pericolosi:
chiudete gli occhi all’arroganza del Duca di Suffolk,
alla superbia di Beaufort, all’ambizione di Somerset,
a Buckingham e a tutta la ciurmaglia,
finché non abbiano preso al laccio il pastore del gregge,
quel principe virtuoso, il buon Duca Humphrey:
ecco cosa cercano di fare; nella loro ricerca
troveranno la morte, se York è buon profeta.
SALISBURY