Page 387 - Shakespeare - Vol. 1
P. 387
con l’incoraggiamento di Lady Eleanor,
la moglie del Protettore, e in combutta con lei,
capobanda e cervello di tutta la sommossa,
ha fatto pratiche di magia contro lo stato,
trafficando con streghe e negromanti,
che abbiamo colto in flagrante, mentre evocavano
spiriti malvagi dal sottosuolo, per interrogarli
sulla vita e sulla morte di Re Enrico
e di altri membri del Consiglio Privato 53 di vostra altezza,
come apprenderà più ampiamente vostra grazia.
WINCHEST ER
Dunque, monsignor Protettore, in questo modo
vostra moglie farà la sua comparsa in una corte di Londra.
Queste nuove, penso, vi han smussato il filo della spada; 54
è probabile, monsignore, che non rispetterete l’orario.
GLOUCEST ER
Prete ambizioso, smettila di affliggere il mio cuore:
dolore e angoscia han soggiogato tutte le mie facoltà,
e, così sconfitto, io mi arrendo a te
come allo stalliere più umile.
RE ENRICO
Dio, quali imbrogli causano i malvagi,
scatenando il caos anche sulla loro testa.
MARGHERIT A
Gloucester, osserva il sudiciume nel tuo nido,
e bada - sarebbe meglio per te - di aver le mani pulite.
GLOUCEST ER
Signora, riguardo a me, mi rivolgo al cielo, che sa
quanto abbia amato il mio re e il bene dello stato;
quanto a mia moglie, non conosco come stanno le cose.
Mi dispiace udire ciò che ho udito.
È una donna nobile, ma se ha dimenticato
l’onore e la virtù, se ha avuto commercio con chi,
simile a pece, insudicia la nobiltà,
io la bandisco dal mio letto e dalla mia compagnia,