Page 392 - Shakespeare - Vol. 1
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[Eleanor e gli altri prigionieri escono tra le guardie.]
I miei occhi sono colmi di lacrime, il mio cuore di dolore.
Ah, Humphrey, alla tua età questo disonore
porterà la tua testa alla tomba 58 per l’afflizione.
Imploro vostra maestà, datemi licenza di andarmene.
Il dolore richiede sollievo, la mia età riposo.
RE ENRICO
Aspetta, Humphrey, Duca di Gloucester, prima di uscire,
consegna il tuo bastone; Enrico sarà il Protettore
di se stesso, e Dio la mia speranza, il mio sostegno,
la mia guida, la lucerna che illumina il cammino.
Va’ in pace, Humphrey, non meno amato
di quando eri il Protettore del tuo re.
MARGHERIT A
Non vedo motivo perché un re adulto
dovrebbe essere protetto come un bambino.
Dio e Re Enrico governino il timone d’Inghilterra.
Consegna il bastone, signore, e lascia al re la sua terra.
GLOUCEST ER
Il mio bastone? Ecco, nobile Enrico, il mio bastone:
lo restituisco volentieri, così, come un tempo
mi fu concesso da tuo padre Enrico;
e tanto volentieri lo lascio ai tuoi piedi
dove altri, per ambizione, vorrebbero riceverlo.
Addio, buon re: quando sarò morto e sepolto,
possa una pace onorevole accompagnare il tuo trono.
Esce.
MARGHERIT A
E così, ora Enrico è il re e Margherita la regina,
e Humphrey, Duca di Gloucester, esiste a malapena,
con una mutilazione così severa: due amputazioni
in un solo colpo. - In esilio la sua donna e un braccio mozzato.
[Raccoglie il bastone e lo porge al re.]
Questo bastone onorifico, strappatogli di mano,
appartenga a chi più lo merita, al sovrano.