Page 399 - Shakespeare - Vol. 1
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ELEANOR

 Come, te ne vai, mio signore, e non mi dici addio?

GLOUCEST ER

 Mi sono testimoni le lacrime, non riesco a rimanere, a parlare.
                                                 Escono Gloucester [e i suoi uomini].

ELEANOR

 Ahimè, te ne sei andato? Ogni consolazione se ne va con te,
 perché in me non ve n’è alcuna. La mia gioia è la morte -
 la morte, dal cui nome sono stata spesso intimorita,
 poiché ambivo a vivere in eterno in questo mondo. -
 Stanley, ti prego, va’, e portami via di qui,
 non importa dove, perché non chiedo alcun favore;
 solo, scortami dove ti è stato ordinato.

ST ANLEY

 Ebbene, signora, allora sull’isola di Man,
 per esservi trattata come si conviene al vostro rango.

ELEANOR

 Non una bella prospettiva, essendo caduta in disgrazia:
 dunque sarò trattata come una povera disgraziata?

ST ANLEY

 Come una duchessa, e come la consorte del Duca Humphrey:
 sarete trattata in conformità a questo rango.

ELEANOR

 Addio, Sceriffo, e sta’ meglio di me, sebbene
 tu sia stato lo strumento della mia vergogna.

SCERIFFO

 Ho fatto il mio dovere; perciò perdonatemi, signora.

ELEANOR

 Sì, sì, addio: il tuo dovere è stato compiuto.
 Su Stanley; allora, andiamo?

ST ANLEY
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